Descrizione
La Green Community Umbria Etrusca è nata nell'estate 2022. Sono quasi tre anni ma in realtà sembra passato un secolo. Gli equilibri usciti dalla seconda guerra mondiale non esistono piu sotto la spinta dirompente delle due grandi novità : la Cina e i Paesi dei Brics e la nuova presidenza americana di Trump.
Il mondo da molti anni si stava spostando sul Pacifico, ma l'accellerazione di questi ultimi mesi rendono il processo visibile a tutti ed è senza ritorno.
La rendita di posizione dell'Europa data dalla capacità e forza industriale basata su produzione e innovazione sta venendo meno e si rende necessario un ripensamento profondo di strategie e politiche.
Questo vale per il nostro Paese e vale per la piccola Umbria.
Il dibattito stucchevole sulle tasse che la Regione Umbria ha dovuto mettere per affrontare l'enorme buco di bilancio lasciato dall'Amministrazione Precedente non deve distrarci da una riflessione profonda sulle politiche che si possono e si vogliono fare per far navigare la piccola e fragile Umbria dentro le temperie in atto.
Per noi la strada è quella tradizionale, che ci viene dalle radici profonde della cultura contadina : trasformare le difficoltà in risorse.
E' fuori dubbio che le aree interne sono una difficoltà e in esse abitano cittadini, per lo piu anziani, che spesso vivono di trasferimenti dallo stato e che vedono progressivamente erodere se non addirittura sparire servizi vitali ( ambulatori; scuole; uffici postali; negozi di prossimità; trasporti) insieme al reddito.
Forse bisogna partire proprio da qui per invertire la tendenza, non accentrare ma decentrare, non trasferimenti alle imprese ma alle comunità, reti invece che primati, collaborazione per la competizione, beni comuni invece di privatizzazioni.
Che si tratti di rilanciare la sanità territoriale o il modello della scuola diffusa, le comunità energetiche o il PSR per lo sviluppo rurale e non solo per le imprese agricole.
Vi è la necessità di aprire una nuova fase del percorso della Green Community definendo un insieme di progettualità che conferiscano concretezza al processo e attivino energie motivate, anche nella individuazione di risorse che ne permettano l’implementazione. Un lavoro che muova dalla revisione dei progetti che hanno sostanziato la candidatura al bando GC, verificando cosa va aggiornato e cosa non è più attuale. Gli ambiti sono quelli che caratterizzano la GC e quindi:
- Gestione integrata e certificata delle risorse forestali e idriche: senza certificazione non è prefigurabile alcun percorso di valorizzazione sostenibile del patrimonio forestale, tanto meno quello relativo all’attivazione de crediti di sostenibilità. Ciò significa formulare un piano operativo per un progetto che veda coinvolti la GC e il Trasimeno; proseguire e amplificare l’azione di sensibilizzazione operata con il progetto Humus e promuovere l’uso del biochar come ammendante del suolo e vettore di sequestro di carbonio
- Energia, produzione di energia da fonti rinnovabili locali e riduzione consumi: va definito un piano energetico territoriale che punti all’autosufficienza energetica; proseguire con l’attivazione di comunità energetiche in grado di sviluppare l’intera potenzialità che lo strumento offre e non solo quella produttiva, puntando sull’efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti;
- Turismo sostenibile: proseguire con il miglioramento dell’offerta connessa alla realizzazione di cammini che sfruttino il potenziale della sentieristica e piano per il turismo sostenibile attraverso un percorso con gli operatori del settore e l’indotto, in modo da qualificare l’offerta e valorizzare le produzioni locali;
- Costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio con la realizzazione di abitazioni sostenibili e certificate da destinare al ripopolamento, a partire dalle 110 già indicate
- Mobilità sostenibile: piani per trasporto per Istituto Agrario; Piano per trasporto a chiamata, con aggiornamento di quello proposto nella candidatura bando GC basato sulla mobilità elettrica;
- Aziende agricole: si tratta di riprendere l’ipotesi del Centro servizi e dell’agricoltura rigenerativa inserito nella candidatura per promuovere un modello di azienda agricola sostenibile che sia nel contempo agente di sostenibilità; implementare il progetto relativo al Villaggio del cibo , sulla base della ricerca della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia.;
Gli ambiti di lavoro sopra elencati sono quelli inseriti nel testo della Legge che ha ‘lanciato’ la Strategia Nazionale delle green Community e quindi afferenti alla green economy. Resta da approfondire tutto ciò che riguarda l’ambito socio culturale. Quindi:
- Promozione di cooperative di comunità
- Promozione di animazione sociale e benesssre, anche mediante l’impiego di teleassistenza e telemedicina
- Promozione di produzioni culturali
Documenti allegati
- Servizi digitali per l’Area Interna Sud Ovest Orvietano e la Green Community dell’Umbria Etrusca
- Implementazione di servizi ecosistemici e realizzazione di un piano Energetico e della Biodiversità, in forma attuabile.
- LA STRATEGIA DI RESILIENZA ALIMENTARE NELLA GREEN COMMUNITY UMBRIA ETRUSCA
- Società di Trasformazione Urbana – Scheda di Rilevazione
- Presentazione moduli case economiche
- PROGETTI IMPRENDITORIALI PER LA PRODUZIONE DI IDROGENO
- Centro Servizi per l’Agricoltura
- Intervento per mitigazione rischio idrogeologico ed eliminazione degli sprechi per il riuso delle acque e la buona gestione delle risorse idriche nel territorio di Castel Viscardo
- Produzione di energia da fonti rinnovabili locali. Riattivazione ex centralina idroelettrica di Sugano – Orvieto
- Integrazione dei servizi di mobilità . Trasposto Ecologico a Richiesta
- Progetto per Bando PNRR selle Green Community presentato 16.08.2022
Cordiali saluti
Valentino Filippetti
Sindaco Comune di Parrano
Capofila Green Community Umbria Etrusca